Ma and Me
Putsata Reang"Una mediazione sfumata sull'amore, l'identità e l'appartenenza. Questa storia di sopravvivenza irradia resilienza e speranza". - Publishers Weekly, starred review
"This openhearted memoir . . . opens the door to include queer descendants of war survivors into the growing American library of love." —Sarah Schulman, author of Let the Record Show
Quando Putsata Reang aveva undici mesi, la sua famiglia fuggì dalla Cambogia dilaniata dalla guerra, trascorrendo ventitré giorni su una nave della marina sovraffollata prima di trovare rifugio in una base navale americana nelle Filippine. Tenendo tra le braccia quello che sembrava essere un bambino senza vita, la mamma ha resistito agli ordini del capitano di gettare il suo fagotto in mare. Invece, all'atterraggio, Ma ha gettato il suo bambino tra le braccia di infermieri e medici militari americani, che gli hanno salvato la vita. "Ho sperato, solo un po', che tu fossi ancora vivo", raccontava la mamma a Put in una storia spesso ripetuta che è diventata una leggenda di famiglia.
Nel corso degli anni, Put visse per...